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L’utilizzo di apparecchi di sollevamento, come gru e carroponti, in ambienti lavorativi che richiedono la movimentazione di carichi pesanti, espone queste attrezzature a sollecitazioni continue che ne mettono a dura prova l’integrità strutturale nel tempo. Per garantire la sicurezza dei lavoratori e prevenire incidenti, la normativa vigente impone controlli periodici rigorosi su tutti gli apparecchi di sollevamento. Se il sistema di sollevamento ha soddisfatto tutti i criteri della lista di controllo dell’ispezione, le gru o gli attrezzi di sollevamento possono essere utilizzati per un certo numero di anni a seconda della tipologia.

Questa guida ha lo scopo di fornire una panoramica completa sulle verifiche obbligatorie, illustrando le norme di riferimento, le procedure da seguire e le figure professionali coinvolte. Scoprirai quali attrezzature sono soggette a controllo, con quale frequenza e quali sono le conseguenze del mancato rispetto degli obblighi di legge, al fine di garantire un utilizzo sicuro e prolungato nel tempo di tali apparecchiature.

Perché le verifiche degli apparecchi di sollevamento sono obbligatorie?

La sicurezza sul lavoro è una priorità assoluta. Per garantire che gru, carrelli elevatori e altri apparecchi di sollevamento funzionino correttamente e in sicurezza, la normativa prevede verifiche periodiche obbligatorie. Ecco un breve elenco delle principali normative a riguardo:

Queste verifiche mirano a confermare la conformità degli apparecchi alle disposizioni legislative e alle specifiche tecniche del costruttore. Si controllano l’installazione, la manutenzione, l’efficienza dei dispositivi di sicurezza e la capacità operativa dell’apparecchio, analogamente a quanto avviene in fase di manutenzione e riparazione dei transpallet.

La frequenza delle verifiche varia in base al tipo di apparecchio e al suo utilizzo. Questi controlli sono fondamentali per prevenire incidenti, prolungare la vita utile delle attrezzature e garantire la sicurezza di tutti i lavoratori.

La mancata esecuzione delle verifiche comporta sanzioni amministrative, a sottolineare l’importanza di tali misure preventive nel contesto della sicurezza sul lavoro.

Quali apparecchi di sollevamento devono essere verificati periodicamente?

Oltre all’obbligo di verifica dei carrelli elevatori, il Decreto Legislativo 81/2008 impone controlli periodici a un’ampia gamma di apparecchi di sollevamento, tra cui:

Generalmente, le verifiche si applicano agli apparecchi di sollevamento con portata superiore a 200 kg. La frequenza delle verifiche dipende invece dal tipo di attrezzatura e dalla sua intensità d’uso, come ulteriormente specificato nelle linee guida INAIL.

In conformità al Decreto Legislativo n. 81/2008 e alle sue successive modifiche, il datore di lavoro, una volta acquistato un macchinario, è tenuto a comunicarlo all’INAIL, che provvede a rilasciare una matricola identificativa. La prima verifica periodica dell’attrezzatura di sollevamento è effettuata dall’INAIL o da un ente abilitato; le verifiche successive, invece, sono di competenza dell’ASL/ARPA o di altri enti accreditati.

Obbligo di controllo: come effettuare la prima verifica e le successive

Secondo l’articolo 71, il datore di lavoro è tenuto a effettuare diverse verifiche su queste attrezzature. Innanzitutto, è necessaria una prima verifica dopo l’installazione e prima della messa in esercizio. Successivamente, si devono eseguire controlli ogni volta che l’apparecchio viene montato in un nuovo cantiere o in una nuova posizione. Inoltre, sono previsti controlli periodici sulle attrezzature soggette a usura, con una frequenza stabilita dai fabbricanti o dalle norme tecniche. Questi controlli, indispensabili per garantire la sicurezza dei carrelli elevatori e di altre attrezzature di sollevamento, devono essere effettuati da ditte specializzate e i risultati vanno riportati per iscritto nel registro di controllo.

Per quanto riguarda la procedura di verifica, ecco i passaggi principali:

  1. Entro 60 giorni dalla scadenza del termine, l’utente deve richiedere la verifica all’INAIL.
  2. L’INAIL può eseguire la verifica direttamente o tramite altri soggetti autorizzati.
  3. Durante la verifica si compila una scheda tecnica di identificazione dell’attrezzatura.
  4. Per le verifiche successive, il datore di lavoro deve avvisare l’ASL con sufficiente anticipo.

Per le attrezzature dismesse con verifica scaduta, è possibile richiedere una verifica straordinaria per accertarne funzionalità e sicurezza. È fondamentale rispettare questi obblighi, poiché la mancata verifica periodica comporta sanzioni, anche molto severe.

Chi fa le verifiche periodiche e come vanno documentate?

Le verifiche periodiche degli apparecchi di sollevamento sono un obbligo di legge finalizzato a garantire la sicurezza e a prevenire gli infortuni sul posto di lavoro. Ma chi si occupa concretamente di effettuare questi controlli? La normativa offre diverse possibilità. In primo luogo, l’INAIL può eseguire direttamente la prima verifica, assegnando una matricola all’attrezzatura. Successivamente, il datore di lavoro ha la facoltà di scegliere tra diverse opzioni: affidarsi nuovamente all’INAIL, rivolgersi ad enti privati abilitati (come l’IGQ) o, in alcuni casi, all’ASL.

La scelta dell’ente incaricato della verifica incide direttamente sulla documentazione che verrà prodotta. Indipendentemente dall’ente scelto, è fondamentale che la verifica sia documentata in modo accurato e completo. Al termine di ogni controllo, viene redatto un verbale che attesta lo stato di conservazione dell’apparecchio e la sua idoneità all’uso. Questo verbale deve contenere informazioni dettagliate sullo stato dell’attrezzatura, sui controlli effettuati e sugli eventuali interventi di manutenzione necessari.

È obbligatorio tenere un registro di controllo, in cui vengono annotate tutte le operazioni di manutenzione, le verifiche periodiche e ogni altra informazione rilevante riguardante l’attrezzatura e la strumentazione di sollevamento. Questo registro deve essere conservato per almeno tre anni e messo a disposizione degli organi di vigilanza in caso di controlli.

Domande frequenti sulle verifiche periodiche degli apparecchi di sollevamento

In quali casi gli apparecchi di sollevamento sono soggetti a verifica obbligatoria?

Secondo il Decreto Legislativo n. 81/2008, le gru e i montacarichi sono soggetti a una prima messa in servizio e a un’ispezione periodica. Inoltre, un eventuale test di rimessa in servizio può essere obbligatorio se il sistema gru o parti di esso sono state notevolmente modificate a seguito di lavori di riparazione. Questo perché interventi estesi possono compromettere la sicurezza delle attrezzature di lavoro.

Quanto spesso vanno controllate le apparecchiature di sollevamento?

La frequenza dei controlli per le apparecchiature di sollevamento varia in base al tipo di attrezzatura, alla sua portata, all’anno di fabbricazione e al settore di utilizzo. In generale:
• Controlli annuali: Sono richiesti per attrezzature pesanti (oltre 200 kg), vecchie (oltre 10 anni) e utilizzate in ambienti gravosi (costruzioni, siderurgia, ecc.).
• Controlli biennali: Sono previsti per attrezzature pesanti e di tipologia specifica (ponti sospesi, ponti mobili).
• Controlli triennali: Sono indicati per attrezzature pesanti utilizzate in settori meno gravosi e di fabbricazione recente.

Inoltre, è importante ricordare che In presenza di condizioni di lavoro particolarmente gravose, come un utilizzo intensivo dell’attrezzatura o un ambiente operativo particolarmente aggressivo, potrebbe essere necessario effettuare verifiche più frequenti. Per un’analisi accurata e completa, si consiglia sempre di fare riferimento al Decreto Legislativo 81/2008, Allegato VII, dove sono riportate tutte le specifiche dettagliate relative alle verifiche periodiche delle apparecchiature di sollevamento.

Chi è autorizzato a effettuare la verifica periodica delle gru o dei dispositivi di sollevamento?

Una persona esperta o qualificata per le verifiche apparecchi di sollevamento deve essere formata nel campo della prevenzione infortuni e avere adeguate conoscenze specialistiche, come ad esempio: normative specifiche in materia di salute e sicurezza sul lavoro, regolamenti e regole INAIL, regolamenti tecnici dell’UE sulla sicurezza delle condizioni di lavoro delle gru. È sempre opportuno fare riferimento al portale INAIL per ricevere informazioni esaustive sui soggetti abilitati e scaricare il materiale tecnico sulle verifiche periodiche apparecchi di sollevamento.

Nota bene: le normative menzionate in questo articolo rappresentano soltanto una selezione dei requisiti legali più importanti. Per informazioni più dettagliate e aggiornate ti invitiamo a consultare i testi di legge. Nel caso di dubbi riguardo la corretta applicazione delle disposizioni di legge ti consigliamo sempre di rivolgerti a degli esperti.

Fonte dell’immagine:
© gettyimages.de –
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