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La segnaletica di sicurezza sul lavoro, caratterizzata da pittogrammi semplici e intuitivi, è uno strumento fondamentale per garantire la protezione di dipendenti e visitatori. Questi segnali visivi, appositamente progettati per trasmettere messaggi chiari e immediati, sono essenziali per prevenire incidenti e tutelare la salute in ogni ambiente di lavoro. Posizionati in punti strategici, come porte, vie di fuga e vicino alle attrezzature, i pittogrammi guidano le persone verso comportamenti sicuri e aiutano a individuare rapidamente potenziali pericoli.
La guida che segue illustrerà nel dettaglio le principali categorie dei segnali di sicurezza, le norme tecniche e legislative che regolano la segnaletica di sicurezza sul lavoro e i requisiti tecnici per una corretta installazione.
Categorie e forme dei segnali di sicurezza
La segnaletica di sicurezza sul lavoro è regolamentata da norme vincolanti definite a livello internazionale. Le categorie principali includono:
- Segnali di divieto: indicano comportamenti proibiti (es. i cartelli di divieto hanno forma circolare e un bordo rosso).
- Segnali di obbligo: indicano i comportamenti necessari da adottare.
- Segnali di avvertimento: segnalano potenziali pericoli (es. triangolari, con fondo giallo e bordo nero).
- Segnaletica di emergenza: fornisce indicazioni su vie di fuga e uscite di emergenza.
- Cartelli di sicurezza di colore rosso: identificano attrezzature antincendio e azioni da intraprendere in caso di incendio.
La normativa di riferimento è il D. Lgs. 81/2008 (Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro). L’allegato XXV fornisce una definizione dei segnali di sicurezza, specificando caratteristiche, dimensioni, colori e modalità di utilizzo. Ad esempio, i cartelli di divieto hanno forma circolare, con pittogrammi neri su fondo bianco, bordo e banda diagonale rossi, mentre i segnali di avvertimento sono triangolari, con fondo giallo e bordo nero.
Ecco una panoramica delle principali categorie dei segnali di sicurezza:a. Questo consente di riconoscere immediatamente il contenuto del segnale di sicurezza:
Segnale di sicurezza | Forma e colore | Esempio |
---|---|---|
Cartelli di divieto Indicano un comportamento proibito | • Forma circolare • Pittogramma nero su fondo bianco, con bordo e banda rossi (verso il basso da sinistra a destra lungo il simbolo, con un’inclinazione di 45°); il colore rosso deve coprire almeno il 35% della superficie del cartello). | ![]() |
Cartelli di prescrizione Indicano quale comportamento è obbligatorio adottare | • Forma circolare • Pittogramma bianco su fondo azzurro (l’azzurro deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello). | ![]() |
Cartelli di avvertimento Segnalano un pericolo | • Forma triangolare, triangolo isoscele • Pittogramma nero su fondo giallo, bordo nero (il giallo deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello). | ![]() |
Cartelli di salvataggio Contengono informazioni sulle aree di soccorso, indicano le vie di fuga e le uscite di emergenza | • Forma quadrata o rettangolare • Pittogramma bianco su fondo verde (il verde deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello). | ![]() |
Cartelli per le attrezzature antincendio Forniscono informazioni su ausili e comportamenti da adottare in caso di incendio | • Forma quadrata o rettangolare • Pittogramma bianco su fondo rosso (il rosso deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello). | ![]() |
Come e quando si usa la segnaletica di sicurezza sul lavoro
La segnaletica di sicurezza sul lavoro è un sistema di comunicazione visiva essenziale per garantire un ambiente di lavoro sicuro. Per essere efficace, questa segnaletica deve essere facilmente visibile e comprensibile, anche da una certa distanza. La normativa vigente stabilisce requisiti precisi in termini di dimensioni e caratteristiche dei segnali, al fine di garantire la loro visibilità e leggibilità. Ad esempio, i cartelli di divieto, caratterizzati dalla forma circolare, devono essere sufficientemente grandi da essere riconosciuti chiaramente.
La normativa specifica che la superficie di un cartello (A) deve essere proporzionale al quadrato della distanza massima di visibilità (L), secondo la formula A > L²/2000. Questa relazione matematica assicura che il segnale sia visibile in modo chiaro e inequivocabile, fino a una distanza di circa 50 metri. Tuttavia, è importante considerare che le condizioni ambientali, come l’illuminazione e la presenza di ostacoli, possono influenzare la distanza di riconoscimento effettiva.

Nella segnaletica di sicurezza sul lavoro, i segnali triangolari sono fondamentali per segnalare un pericolo e garantire la sicurezza dei lavoratori e dei visitatori. La forma triangolare, con un fondo giallo e un bordo nero, è progettata per essere facilmente riconoscibile. Un aspetto essenziale di questi segnali è la distanza massima di riconoscimento, che dipende dalle dimensioni del lato del triangolo, come mostrato nella tabella.

I segnali rotondi, generalmente utilizzati per indicare divieti o obblighi, richiedono una chiara visibilità per essere efficaci. Si ottiene una distanza di riconoscimento ottimale quando sia il bordo rosso, lo sfondo bianco e il simbolo nero (per i divieti) o bianco su sfondo blu (per gli obblighi) sono chiaramente visibili. In ambienti con illuminazione variabile, come parcheggi sotterranei o tunnel, possono essere necessari segnali rotondi retroilluminati o con elementi riflettenti per garantire una visibilità costante, anche in condizioni di scarsa luminosità.

Oltre alle giuste dimensioni, è fondamentale assicurarsi che la segnaletica di sicurezza sul lavoro sia sempre ben visibile. Sporco, neve o oggetti che potrebbero coprire i segnali devono essere rimossi immediatamente. La visibilità ottimale di questi segnali garantisce una corretta comunicazione e contribuisce a un ambiente di lavoro sicuro. La tabella fornisce una guida pratica per determinare le dimensioni minime dei segnali quadrati o rettangolari in base alla distanza alla quale devono essere visti.
Norme per la segnaletica di sicurezza sul lavoro
Norme vincolanti per la segnaletica di sicurezza garantiscono un aspetto uniforme dei segnali di avvertimento in ogni contesto. La normativa antinfortunistica vigente, in ottemperanza al D. Lgs. 81 del 2008, indica le forme e i colori che la segnaletica di sicurezza deve rispettare. In particolare, l’allegato XXV contiene le indicazioni sulle caratteristiche e le condizioni di impiego della cartellonistica di sicurezza per le diverse aree di lavoro.
Il programma UE per la segnaletica di sicurezza comprende essenzialmente le specifiche della norma UNI EN ISO 7010, che identifica le norme riguardanti le vie di fuga per la sicurezza antincendio e quelle per le attrezzature di sicurezza, al fine di prevenire il più possibile gli infortuni sul luogo di lavoro. I nuovi simboli per la segnaletica di sicurezza sono stati coordinati a livello internazionale e a livello europeo per garantire uniformità. Nel regolamento sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e sulla sicurezza antincendio è specificato dove e in che modo devono essere apposti tali cartelli di sicurezza.
I segnali di sicurezza della normativa UNI EN ISO 7010 sono contraddistinti da lettere seguite da un numero a tre cifre. In base all’iniziale, ogni segnale può essere identificato come segue:
- P = segnale di divieto
- W = segnale di avvertimento
- M = segnale di obbligo o prescrizione
- E = segnale di salvataggio
- F = simbolo di protezione antincendio
- S = segnaletica aggiuntiva
- H = simbolo di riferimento
- C = segno di combinazione
Domande frequenti sulla segnaletica di sicurezza sul lavoro
La segnaletica di sicurezza è un sistema di comunicazione visiva utilizzato nei luoghi di lavoro per trasmettere informazioni importanti relative alla sicurezza e alla salute dei lavoratori. Tramite l’uso di cartelli, colori e simboli specifici, la segnaletica fornisce indicazioni chiare e univoche su potenziali pericoli, comportamenti da adottare o vie di fuga in caso di emergenza.
Lo scopo principale della segnaletica di sicurezza è quello di prevenire gli infortuni sul lavoro e proteggere la salute dei lavoratori. I segnali di sicurezza aiutano a:
• Identificare i pericoli: segnalano la presenza di rischi specifici, come sostanze pericolose, macchinari pericolosi o aree a rischio di incendio.
• Comunicare le misure di sicurezza: indicano le misure preventive da adottare, come l’uso dei dispositivi di primo soccorso o le procedure di emergenza.
• Guidare i lavoratori: indicano le vie di esodo, le posizioni delle attrezzature antincendio e altre informazioni utili in caso di emergenza.
In Italia, la normativa di riferimento per la segnaletica di sicurezza è il Decreto Legislativo 81/2008, noto come Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro. Questo decreto, insieme ai suoi allegati tecnici, definisce le caratteristiche dei segnali di sicurezza, come forma, colore e significato, e ne regola l’utilizzo nei luoghi di lavoro.
A livello internazionale, la norma UNI EN ISO 7010 fornisce una standardizzazione dei segni grafici, dei colori e dei segnali di sicurezza, garantendo una maggiore uniformità e facilità di comprensione a livello globale. Sebbene non sia obbligatoria in Italia, la norma ISO 7010 è spesso adottata come riferimento per l’implementazione di sistemi di segnaletica più moderni e allineati con le pratiche internazionali.
I segnali di sicurezza possono essere suddivisi in diverse categorie in base al loro significato e alla forma:
• Segnali di pericolo: di forma triangolare, avvertono di un pericolo specifico.
• Segnali di divieto: di forma circolare, indicano un comportamento proibito.
• Segnali di prescrizione: di forma rettangolare, indicano un comportamento obbligatorio.
• Segnali di salvataggio: di forma quadrata o rettangolare, indicano le vie di esodo e le attrezzature di emergenza.
• Segnali di incendio: di forma rettangolare, forniscono informazioni specifiche sulla prevenzione e la lotta agli incendi.
Nota bene: le normative menzionate in questo articolo rappresentano soltanto una selezione dei requisiti legali più importanti. Per informazioni più dettagliate ed aggiornate ti invitiamo a consultare i testi di legge. Nel caso di dubbi riguardo la corretta applicazione delle disposizioni di legge ti consigliamo sempre di rivolgerti a degli esperti.
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