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Lo smaltimento ecologico dei rifiuti rappresenta una delle maggiori sfide del nostro tempo, soprattutto per quanto riguarda lo smaltimento professionale dei rifiuti commerciali e industriali all’interno delle aziende. Da un lato, gli imprenditori sono chiamati ad agire in modo responsabile, dall’altro, una gestione adeguata dei rifiuti può comportare un risparmio di tempo e denaro. Per smaltire grandi quantità di rifiuti commerciali e industriali, è possibile utilizzare contenitori per rifiuti convenzionali o sistemi di smaltimento. Tuttavia, è importante considerare che esistono anche sostanze pericolose, il cui smaltimento deve avvenire rispettando specifiche prescrizioni e normative.

Norme e linee generali per la gestione dei rifiuti domestici e aziendali

I rifiuti aziendali sono categorizzati in base alla normativa per la gestione dei rifiuti stabilita nell’art. 184 del D.Lgs. n. 152/2006 “Norme in materia ambientale”. Essi possono essere suddivisi in:

a) Rifiuti urbani o rifiuti speciali (aziendali) a seconda dell’origine. Tra i rifiuti urbani si annoverano quelli provenienti da abitazioni, da spazzamento strade o pulizia di aree verdi (art. 184, c. 2) mentre i rifiuti speciali provengono da attività industriali, agricole, artigianali, commerciali e di servizi (art. 184, c. 3).

b) Rifiuti pericolosi o non pericolosi. I rifiuti pericolosi sono quelli che contengono sostanze che possono essere nocive per l’ambiente o la salute umana, come ad esempio oli esausti, sostanze chimiche, batterie al litio, rifiuti elettrici o metalli pesanti.

Nel 2020 sono stati emessi quattro nuovi decreti legislativi che recepiscono le nuove norme europee del 2018, in materia di:

  • Sfruttamento del suolo in discarica
  • Gestione e trattamento rifiuti
  • Smaltimento imballaggi, veicoli, batterie e accumulatori

Le normative in materia di gestione dei rifiuti aziendali, compresi i decreti legislativi del 2020, sono strettamente correlate al regolamento REACH dell’Unione Europea, che regola la produzione e l’utilizzo di sostanze chimiche per garantire la sicurezza delle persone e dell’ambiente.

In cosa consistono i rifiuti aziendali?

Esistono molti tipi di rifiuti che si generano non solo nelle aziende, ma anche nelle abitazioni private. Questi possono includere rifiuti residui, carta e cartone, vetro, rifiuti organici e altri rifiuti che vengono raccolti separatamente (ad esempio, attraverso il sacco giallo).

La gestione dei rifiuti aziendali segue lo stesso principio di quella domestica: i rifiuti vengono smaltiti separatamente in appositi contenitori e poi raccolti da aziende specializzate nella gestione dei rifiuti. Tuttavia, ci sono anche dei rifiuti speciali che vengono generati dalle attività commerciali e industriali e che devono essere gestiti in modo specifico. Di seguito una panoramica delle categorie principali di rifiuti aziendali:

Tipologie di rifiutiEsempiNormativa per lo smaltimento
Rifiuti da costruzioneRifiuti di scavo, demolizione e edificazione, ad esempio legnami da costruzioneSmaltiti secondo le norme regionali o comunali
Rifiuti speciali   Rifiuti da attività sanitarie, industriali, artigianali, commerciali, agricole e agro-industriali, di servizio, da recupero e smaltimento, da trattamenti di acque e fiumiSmaltiti secondo le norme regionali o comunali
Rifiuti pericolosiOli esausti, macerie, sostanze chimiche, rifiuti elettrici, metalli pesantiSmaltiti secondo la normativa del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

Raccolta differenziata nella gestione dei rifiuti in azienda

Ecco i tipi di rifiuti che devono essere raccolti separatamente per una corretta procedura di gestione dei rifiuti aziendali:

  • Cartone e carta
  • Plastica
  • Rifiuto organico
  • Rifiuti in legno
  • Scarti tessili
  • Rifiuti metallici
  • Altri residui


Se la separazione rigorosa dei rifiuti prodotti non è tecnicamente possibile o economicamente irragionevole, è necessario trovare soluzioni alternative per gestirli correttamente. In questo senso, può essere utile considerare l’utilizzo di aspirapolveri industriali, in grado di raccogliere e smaltire efficacemente particelle di polvere e altri residui presenti nelle attività lavorative. In ogni caso, è importante consultare i centri locali per la gestione dei rifiuti aziendali, al fine di individuare la soluzione più adatta al tipo di rifiuto prodotto e alla sua quantità. In alcuni casi, infatti, può essere necessario conferire i rifiuti presso un impianto di pretrattamento o presso un impianto di recupero energetico, per ridurre l’impatto ambientale e promuovere una gestione sostenibile dei rifiuti.

Per smaltire correttamente i rifiuti in un’azienda, è essenziale la corretta documentazione. I responsabili devono fornire una prova digitale o cartacea che dimostri che i rifiuti sono stati gestiti in conformità con le normative. La documentazione può includere foto dei contenitori dei rifiuti, certificati dell’impianto di riciclaggio o prove di smaltimento. Abbandonare rifiuti, anche speciali o pericolosi, in modo non autorizzato può comportare sanzioni pecuniarie fino a 52.000 euro, come previsto nell’ordinamento italiano (D.Lgs. n. 152/2005, art. 256).

Smaltimento dei rifiuti aziendali: come suddividere i rifiuti

Chi effettua la raccolta differenziata e desidera smaltire i rifiuti aziendali, può utilizzare i metodi convenzionali. Se la procedura di gestione dei rifiuti aziendali comprende residui o scarti di riciclaggio, occorre rispettare le norme e i regolamenti pertinenti per il corretto smaltimento dei rifiuti pericolosi.

Le aziende esentate dall’obbligo di raccolta differenziata possono raccogliere i propri scarti in un unico cestino rifiuti. Tuttavia, non tutti i rifiuti possono essere smaltiti come rifiuti commerciali. Sono ammessi i seguenti rifiuti:

  • Plastica e polistirolo
  • Metalli
  • Oggetti di legno
  • Materiale tessile
  • Rottami metallici
  • Scarti residui

I seguenti rifiuti, invece, devono essere raccolti separatamente:

  • Imballaggi
  • Rifiuti organici
  • Rifiuti vegetali
  • Rifiuti pericolosi
  • Rifiuti medici

Semplificare la gestione dei rifiuti aziendali con i contenitori adatti

La gestione dei rifiuti aziendali può essere semplificata utilizzando i contenitori giusti. Esistono bidoni della spazzatura e cestini dei rifiuti in diversi modelli, adatti sia per uso interno che esterno. I contenitori in plastica e acciaio inossidabile sono particolarmente resistenti e duraturi, e sono ideali per contenere rifiuti di vario tipo. Se i contenitori aziendali non sono sufficienti, sono disponibili cestini in materiale riciclato o in acciaio di varie dimensioni. In questo modo la gestione dei rifiuti aziendali risulta facile, efficiente e rispettosa dell’ambiente. È importante ricordare che, per la corretta procedura di smaltimento dei rifiuti, è necessario rispettare le norme di raccolta differenziata e conferire i rifiuti presso gli impianti di riciclaggio o di smaltimento autorizzati.

Domande frequenti sulla gestione dei rifiuti aziendali

  1. Quale normativa per la gestione dei rifiuti aziendali si applica in Italia?

    In Italia, l’articolo 184 del D.Lgs. n. 152/2006 stabilisce le norme per la gestione dei rifiuti e prevede che essa debba avvenire nel rispetto dei principi di precauzione, prevenzione, responsabilizzazione, efficiente utilizzo delle risorse, protezione della salute e dell’ambiente. In particolare, la normativa prevede la raccolta differenziata dei rifiuti e il loro smaltimento presso gli impianti autorizzati, il divieto di abbandonare rifiuti in modo incontrollato, la responsabilità del produttore del rifiuto nella sua gestione e il monitoraggio della produzione e della gestione dei rifiuti da parte delle autorità competenti. Inoltre, il Decreto prevede anche sanzioni amministrative e penali per le violazioni delle disposizioni in materia di gestione dei rifiuti.

  2. Quali tipi di rifiuti devono essere raccolti separatamente?

    È necessario raccogliere e smaltire separatamente i seguenti rifiuti urbani commerciali:
    • Cartone e carta
    • Plastica
    • Rifiuto organico
    • Rifiuti in legno
    • Scarti tessili
    • Rifiuti metallici
    • Altri residui

  3. Quali contenitori vanno utilizzati durante la procedura di gestione dei rifiuti aziendali?

    Per semplificare la gestione dei rifiuti aziendali, è importante utilizzare i contenitori giusti. Esistono diversi modelli di bidoni della spazzatura e cestini dei rifiuti, in plastica e acciaio inossidabile, che sono resistenti e duraturi. Se i contenitori non sono sufficienti, sono disponibili cestini in materiale riciclato o acciaio di varie dimensioni. Tuttavia, è importante rispettare le norme di raccolta differenziata e conferire i rifiuti presso gli impianti autorizzati.

Nota bene: le normative menzionate in questo articolo rappresentano soltanto una selezione dei requisiti legali più importanti. Per informazioni più dettagliate ed aggiornate ti invitiamo a consultare i testi di legge. Nel caso di dubbi riguardo la corretta applicazione delle disposizioni di legge ti consigliamo sempre di rivolgerti a degli esperti.

Fonte dell’immagine:
© gettyimages.de – dlewis33